Gli statuti
Sono pervenuti a noi solo 2 statuti dell’età comunale, quello del 1331 e quello del 1372. Sono entrambi statuti risalenti alla dominazione fiorentina, essendo andati perduti tutti quelli risalenti all’epoca della dominazione lucchese.

STATUTO DEL 1331

Questo è lo statuto degli uomini di Monsummano, con le relative correzioni e aggiunte, composto in onore di Dio, della Madonna e dei Santi Niccolò e Tommaso, e in onore e per pacifico stato della città di Firenze, fatto da ser Puccino del fu ser Villano, ser Geri del fu Simo, Tano del fu Martino, Ceo del fu Ostigliano e Meo del fu Dino da Monsummano, scritto dal notaio ser Niccolò del fu Rambotto da Monsummano nell’anno 1331.
Io Simone di Sole e giudice, eletto con messer Bartolomeo da Castelfiorentino dai propri delle arti e dal vessillifero di giustizia del Comune di Firenze e dai dodici buonuomini per correggere ad approvare gli statuti di Monsummano, ho apportato di mia mano le aggiunte e correzioni al presente statuto che risultano da me sottoscritte.

Questo è lo statuto del Comune di Monsummano, composto in onore di Dio, della Madonna e dei santi Niccolò e Tommaso, e in onore della Chiesa Romana, del popolo e del Comune di Firenze, di quello di Monsummano e del partito guelfo, redatto da ser Simone di Martino e ser Filippo di ser Niccolò notai di Monsummano, al tempo del Podestà Ludovico di Iacopo Giandonati da Firenze.